Dobbiamo assumerci la responsabilità dei risultati di ciò che abbiamo fatto, ma l’obiettivo finale è quello di non farci ossessionare dal risultato, che sia buono, cattivo o neutro. Mahaprajnaparamita hridaya sutra: Così ho sentito: una volta il Bhagavat (il Buddha) risiedeva a Rajagriha, sul picco dell’Avvoltoio, insieme con un gran numero di monaci e un gran numero di Bodhisattva. Quando qualcuno si avvicina alla pratica meditativa e sente parlare di vacuità, pensa: Ah, sì, devo realizzare il vuoto.
Caratteristica di ciò che è vuoto. Un giovane principe che influenzò tutto il mondo orientale Fra il 6° e il 5° secolo a.
India settentrionale un giovane di nobile casata, Siddharta Gautama. Il punto di partenza della dottrina buddista consisteva nella presa di coscienza della. Sono molto attratto da questa filosofia di vita ma penso sia molto difficile per gli occidentali capire correttamente determinati concetti. Sto leggendo il dono del Dharma trovo difficoltà a capire dei concetti forse mi mancano le basi. Buddismo della Via di Diamante.
Non è il nulla, giacché le cose appaiono in modo interdipendente. La vacuità non svuota le cose del loro contenuto: ne è la vera natura.
A cura di Diego Fusaro. Il fondatore del Buddhismo si chiamava in realtà Siddharta, ed aveva come patronimico quello di Gautama o Gotama. Introduzione Uno degli aspetti più interessanti della diffusione del Buddhismo nell’Occidente è l’alto numero di scienziati che hanno preso a partecipare ai dialoghi tra scienza e buddhismo. Italia Buddhista è un luogo di dialogo tra i religiosi buddhisti e il pubblico, che si sviluppa per via telematica e attraverso incontri appositamente organizzati.
Parabola buddista ) Essere vuoti, completamente vuoti, non è qualcosa di spaventoso. Jiddu Krishnamurti) L’espressione del vuoto è amore, perché vuoto significa vuoto di sé. Quest’ultima è l’illusione dell’esistenza di quelle quattro sante verità che il buddista abbraccia quando mette in moto la Ruota della Legge, fino ad allora il buddista conosce le quattro sante verità, ma non le abbraccia e si illude che esistano, e questa è la verità relativa del mondo.
Il maestro buddista zen, Sekkei Harada, parla di un vero Sé nelle sue spiegazioni del buddhismo Zen. La dottrina del non-io in realtà significa risveglio di un sé che è senza limiti: Non-sé significa risvegliare un Sé che è così vasto e senza limiti che non può essere visto. Il Buddha dunque trionfa della finitezza umana cancellandosi definitivamente nella “vacuità” – l’assoluto buddista – e invita gli altri a fare la stessa cosa seguendo le sue tracce fino al loro proprio Risveglio. La vittoria del Salvatore invece arriva ad assicurargli una presenza eterna “alla destra di Dio Padre”. Kyabge Ciöden Rinpoce al Monastero di Sera Je nel Sud dell’India.
Mercoledì al Kunpen con Lama Michel Rinpoche. Yad aniccam tam dukkha: ciò che è transitorio è sofferenza. Questa formula la incontriamo facilmente nel canone buddhista, nei commentari e negli innumerevoli testi di approfondimento più recenti.
Venerdì giugno alle ore 11. Mark Epstein - una intervista ideale (a cura di Cristoforo Andreoli) Premessa Mark Epstein, psicoterapeuta laureato ad Harvard e praticante buddista da oltre un ventennio, è autore di libri famosi anche in italiano, quali Lasciarsi andare per non cadere in pezzi o Pensieri senza un pensatore. Cosa insegna il buddismo sulla vacuità? Qual è il suo significato?
Approfondiamo questo concetto spesso ostico a noi occidentali condizionati dal nichilismo. Tale trasformazione è l’obiettivo della psicologia buddista e della pratica buddista , che include la ricerca dell’altruistica via del bodhisattva. La pratica buddista imprime i semi di cause positive nella coscienza alaya.
Maggiori e più forti sono tali cause, maggiore sarà la trasformazione del contenuto della coscienza alaya. Il buddista ama non tanto il singolo, quanto il genere umano. Non si difende dal male ricevuto, non si vendica, non condanna chi commette un omicidio. Nel complesso il buddista ha un atteggiamento di indifferenza per il male, rifiutando soltanto di non compierlo. In questo importante lavoro, Jeffrey Hopkins, uno dei più eminenti studiosi del Buddhismo Tibetano, offre una chiara esposizione della visione di Prasangika-Madhyamaka della vacuità presentata nella tradizione Gelugpa del buddismo tibetano.
Il tantrismo s’insinua segretamente tra i buddisti laici, ma anche tra i monaci e gli eruditi. Dunque le vie tantriche emergono come un’alternativa alla classica didattica buddista , ma pur sempre all’interno del sentiero Mahayana. Dovrebbero tenerlo a mente specie quelli che proclamano che il loro, e solo il loro, è il vero buddismo.
La zattera Come zattera, o monaci, voglio mostrarvi il Dhamma, atto a salvarsi, non a tenersi. Si afferma che i cinque elementi non hanno padre né madre, tuttavia dipendono rispettivamente dalla luce e dal raggio (di luce). Tutto fu creato dalla natura.
Non si insinua la creazione grazie alla forza karmica collettiva, né apertamente si afferma un creatore assoluto, ma si è più vicino al sistema del mondo unico buddista.
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