giovedì 21 gennaio 2016

Cos e l inconscio

Il termine inconscio (Unterbewusstsein in tedesco) indica genericamente tutte le attività mentali che non sono presenti alla coscienza di un individuo. Questa mente contiene i programmi che guidano la maggior parte della nostra vita. Dunque, per poter capire meglio cos ’è l’ inconscio lo possiamo intendere come un grande archivio di competenze automatiche, la fonte delle nostre intuizioni e il motore di elaborazione delle informazioni.


Il nostro inconscio registra tutto. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, ricorriamo proprio al padre della psicanalisi, Sigmund Freu che chiarisce meglio il concetto paragonando il nostro apparato psichico ad un iceberg.

Al sistema inconscio diede particolare importanza la teoria psicoanalitica, distinguendolo dalla parte conscia e dal preconscio. La volontà che sta dietro l’Io cosciente. Una volontà oltre l’Io. La coscienza si genera da una psiche inconscia che la precede nel tempo e che poi continua a funzionare con o malgrado la coscienza stessa. Subconscio e inconscio.


Il subconscio invece è la parte che non possiamo controllare. Credo che ce ne sia bisogno se si vuole veramente utilizzare al meglio le grandi potenzialità di questa parte importante di ciascuno di noi.

E’ come avere una Ferrari e non sapere come funziona, rimarrà sempre li, con delle potenzialità inespresse. Cos ’è davvero l’ inconscio ? Come controlla la tua vita, prende le tue decisioni, decide cosa fai e cosa provi? Davvero è “un’ombra” che domina la nostra esistenza? Oggi voglio spiegarti in modo semplice ma estremamente chiaro di cosa si tratta, come funziona, come prenderne le redini senza auto suggestioni e riprogrammazioni inutili.


Che non affiora allo stato di coscienza e pertanto non è soggetto al controllo della ragione e della volontà. Vedrai successivamente che le parti vanno ri-integrate nel sistema. Non è qualcosa di mistico o di ineffabile, non deve essere inteso come qualcosa che non sappiamo ancora ma che un giorno sapremo per una presa di coscienza più approfondita o per le vie delle neuroscienze.


Archivio articoli sul concetto di inconscio in psicoanalisi. Che cosa si intende per vita inconscia. L’ inconscio di Lacan è quello di Freud.


La teoria dell’ inconscio formulata da Sigmund Freud costituì un’importante tappa nella storia della psicologia. Lo sconosciuto e affascinante mondo generatore di fantasie, lapsus e impulsi incontrollabili ci ha permesso di intendere gran parte dei disturbi mentali non tanto come malattie somatiche, né come malattie del cervello, bensì come precise alterazioni della mente. Da quanto il tuo inconscio sia motivato a fare quello che vuoi fare. Carl Jung-Accettare l’idea che queste figure popolino il nostro inconscio – generazione dopo generazione come una specie di eredità psichica – significa ammettere che la nostra mente, quando approdiamo a questo mondo, non è una tabula rasa come direbbe il filosofo John Locke.


In che cosa si differenzia dall’ inconscio individuale?

Nell’articolo viene affrontato il concetto più rivoluzionario ed ostico formulato da Jung, dalla sua scoperta alla necessità di provarne l’esistenza, alle immagini che ne semplificano la comprensione fino ad arrivare alla sua funzione di “contenitore”e di “insieme” che connota il. Tutto il resto dell’iceberg è inconscio. Possiamo dare una definizione semplice dell’ inconscio : È inconscio tutto ciò che opera al di fuori della consapevolezza.


Questa definizione da una parte è utile, perché discrimina due qualità della nostra esperienza: una consapevole, e l’altra no. In questo senso si può parlare di meccanismi inconsci, in quanto si suppone che esista una fabbrica dei pensieri e delle idee che noi non conosciamo. Ma si può parlare anche di idee inconsce e di fantasie inconsce. La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza.


E’ in questo che l’ inconscio cognitivo si differenzia nettamente da quello dinamico, poiché quest’ultimo prevede una certa traducibilità dei contenuti mentali rimossi, mentre l’ inconscio cognitivo si configura più come una modalità di immagazzinamento nella memoria implicita, poco o per nulla soggetta ad elaborazione verbale. Se si dovesse riassumere in un unico concetto il valore e la portata del lavoro freudiano, il concetto sarebbe quello di inconscio. Tratteremo delle differenze che ci sono tra mente conscia, inconscia e subconscia, i cui concetti sono spesso travisati e confusi. Si tratta di un concetto con un valore al contempo topico e descrittivo dinamico.


La scienza ha fatto grandi passi avanti nella conoscenza di come funziona il cervello umano, arrivando a conclusioni molto interesanti, come quelle che vedremo in questo articolo. Nell’ inconscio opera il principio di piacere, che cerca di far emergere le rappresentazioni mentali di questa zona psichica a livello del preconscio. E’ inutile seguire diete rigidi e restrittive, oppure perdere ore e ore in palestra se poi il nostro inconscio e la nostra mente non viaggiano di pari passo con il nostro corpo.


E’ necessario far appello a tutti i sensi, dalla vista, all’udito e al tatto per programmare l’ inconscio.

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